Euforìa ad Emporia
Foto di Wil Matthews, Matt Shapiro & Lifetime Grand Prix
Lachlan Morton vince l’Unbound Gravel - e straccia il record del percorso - sulla SuperSix EVO SE.
Unbound Gravel. Ufficialmente, il nome della gara è “Life Time Unbound Gravel 200”. Per tutti, però, rappresenta il Super Bowl delle gare gravel, perchè vi partecipano non solo i migliori atleti del paese, ma di tutto il mondo.
Atleti provenienti da varie discipline ciclistiche e non solo, come il vincitore di tappe al Tour de France Matej Mohorič, il campione della Roubaix Greg Van Avermaet e il pilota di Formula 1 nonchè forte ciclista Valtteri Bottas, solo per fare alcuni nomi, erano presenti al via delle gare da 100, 200 e 350 miglia attraverso gli sterrati del Kansas, con partenza ed arrivo nella piccola cittadina di Emporia.
C’erano inoltre media, sponsor e fans da tutto il mondo. Vincere qui costituisce un vanto di cui andare fieri per tutta la vita. Ex corridori Cannondale come Kaitie Keough, Alison Tetrick e l'attuale atleta Cannondale Ted King, che ha vinto due volte, possono testimoniarlo. Da oggi possiamo aggiungere a quella lista anche Lachlan Morton.
Quest’edizione rappresentava il quarto tentativo di Lachlan di conquistare la vittoria nell’evento principale del weekend, la 200 miglia, in cui non aveva mai fatto meglio di un terzo posto. Alla partenza di Sabato mattina, alle 5.30, il 32enne è partito come uno dei favoriti a caccia della vittoria assieme ad altri 1028 partecipanti. Le previsioni meteo di condizioni bagnate si sono rivelate sbagliate, lasciando il campo ad una calda giornata di sole.
Dopo solo 5 miglia, il professionista danese Tobias Kongstad si è portato al comando assieme ad altri tre corridori, riuscendo a rimanere in testa per le prime 80 miglia di gara. Le solite evenienze hanno poi portato al logoramento molti dei partecipanti nel corso della giornata: crampi, cadute e problemi meccanici, comprese le forature che hanno afflitto (ma non eliminato) anche i ciclisti più esperti e ben equipaggiati, come il secondo classificato dell'anno scorso, Petr Vakoc.
Quando il gruppo di testa di circa 60 corridori – un numero relativamente grande, buono per mantenere il passo ma pessimo per le tattiche individuali – aveva raggiunto il giro di boa della gara, chiamato Little Egypt, il ritmo complessivo era ancora piuttosto elevato. Lachlan aveva fatto un precedente tentativo di raggiungere i quattro leader, ma il vento contrario e un errore di percorso hanno permesso al gruppo principale di riprenderlo.
Quei venti costanti e le dolci colline del Kansas sarebbero continuati dopo il checkpoint di metà percorso per un'altra ora prima che l'americano Chad Haga sferrasse un attacco. "Sapevo che era lui il corridore con cui volevo stare", racconterà più tardi Morton, spiegando la sua mossa per inseguire Haga, accompagnato dal professionista olandese Thijs Zonneveld.
Tuttavia, Zonneveld non è riuscito a tenere il loro passo nel corso delle miglia successive, lasciando Morton e Haga a lottare per i primi due posti. Nel frattempo il gruppo principale era sceso a circa 25 unità. Un altro gruppo di quattro si è lanciato all'inseguimento di Morton e Haga attorno al 150° miglio, ma non avrebbe fatto molta differenza.
Haga e Morton si sono alternati tirando per l'ultimo quarto di gara. In cima all’ultima salita importante, il loro vantaggio era sceso a 1:55, ma nelle successive 27 miglia, praticamente piatte, lavorando insieme sono riusciti a riportarlo a 2:46.
Lavorando di comune accordo era inevitabile un finale allo sprint. Mentre Haga e Morton tornavano sulla strada principale di Emporia verso il traguardo – affollata da fan urlanti e tintinnanti campanacci colorati – il ritmo cresceva fino a raggiungere una delle conclusioni più emozionanti che l'evento abbia mai visto. Sprintando fuori sella e dando il tutto per tutto, Morton ha battuto Haga di un secondo sulla linea, con il braccio alzato e urlando trionfante.
“Penso di essere stato fortunato perchè non è la mia prima esperienza qui. Ho fatto degli errori in passato che mi hanno aiutato a vincere oggi”, ha detto Lachlan dopo il traguardo. “Ad essere sincero, pensavo che una vittoria qui fosse ormai un po’ al di là delle mie possibilità. Il livelo continua ad alzarsi, ed io sto invecchiando. Sono semplicemente molto felice per come è andata oggi”.
Morton è stato anche il primo dei due atleti Cannondale a vincere in questa giornata. La medaglia d'oro paralimpica Meg Fischer ha infatti vinto, poche ore dopo, la versione femminile delle 200 miglia loro dedicata a bordo della sua Topstone.